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La locandina del convegno

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La locandina del convegno

Tre giornate per la ragazza indicibile

Un convegno internazionale a Enna, Gangi e Nicosia su passato e presente di Kore

Silvia Mazza

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Enna. Giornata inaugurale oggi del convegno «Kore. Passato e presente della 'ragazza indicibile'», fino al 22 aprile, nelle tre sedi di Enna, Nicosia e Gangi. Organizzato dall’Università degli Studi di Enna «Kore», insieme ai tre Comuni coinvolti, si articola in quattro sessioni – letteratura e arti performative; archeologia e storia dell’arte; antropologia, mito e folklore; epigrafia, religione e magia - con interventi di studiosi da università italiane (Siena, Milano, Torino, Padova, Pisa, Messina, Aquila, oltre che dalla Kore) e dell'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, con Cléo Carastro che si soffermerà sulla parte di Kore nei «Katádesmoi (le defissioni=tavolette-amuleti).  
Tra gli altri, Roberto Deidier (Kore di Enna), parlerà dell’archetipo di Demetra-Kore-Persefone e dei miti lunari, con citazioni leopardiane; Massimo Fusillo (Università dell’Aquila) analizzerà la figura di Persefone nel teatro musicale del Novecento, attraverso l’opera di uno dei suoi massimi rappresentanti, Igor Stravinskij, e uno dei più interessanti compositori viventi, Wolfgang Rihm; Emanuele Brienza (Kore) farà un excursus archeologico, storico e geografico sulle dinamiche di insediamento della zona geografica tra il territorio di Morgantina, Piazza Armerina ed Enna; Matilde Civitillo (Kore) intende affrontare la complessa e assai dibattuta questione della possibile più antica attestazione della «fanciulla» sui documenti micenei (in Lineare B di Tebe, fine del XIII sec. a.C) nel suo contesto cerimoniale; Ignazio Buttitta (Università di Palermo) si soffermerà su alcune celebrazioni mariane che sembrano rinviare a remoti culti demetriaci e, più in generale, a culti pertinenti a espressioni del sacro femminile precristiane; Silvia Romani (Università di Milano) illustrerà una quarantina di lamine d’oro orfiche, «spazi oltremondani, depauperati di una topografia precisa e ridotti a scenari scarnificati» dove «la Signora regna in splendida solitudine, finalmente libera dello sposo Infernale». Infine, Flavia Zisa (Kore) accompagnerà in un raro viaggio iconografico attraverso i secoli, dal periodo greco-arcaico al Barocco, dell’incontro divino tra Kore e Ade. « La raffigurazione dei personaggi, ci anticipa l’archeologa, la loro postura ed interazione, persino la loro contestualizzazione scenica mutano costantemente e, quanto più l’assenza di un santuario nelle vicinanze dell’opera sarà incolmabile, quanto più il messaggio verrà cristallizzato in una singola icona, che risulterà vincente sulle altre, rispetto ad una dimensione cultuale in origine molto più complessa e articolata».

La locandina del convegno

Silvia Mazza, 19 aprile 2017 | © Riproduzione riservata

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Tre giornate per la ragazza indicibile | Silvia Mazza

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