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Tra Zen e Rinascimento

Silvano Manganaro

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Z2O propone un ciclo dedicato a doppie personali nelle quali un autore della scuderia di Sara Zanin viene affiancato da un artista della generazione precedente. Ora è la volta di Michele Guido (1976) e Hidetoshi Nagasawa (1940) in una mostra dal titolo «Il tesoro di Atreo Garden Project 2015» (fino al 7 novembre).

La scelta di affiancare Nagasawa e il giovane artista pugliese (trasferitosi ormai da anni a Milano) non nasce solo una comunanza artistica: i due hanno già collaborato nel 2012, quando Guido ha partecipato a un workshop diretto da Nagasawa.

Se il lavoro di quest’ultimo è il frutto di una fusione tra elementi mitici e religiosi in un dialogo continuo tra Oriente e Occidente in cui le opere si collocano al confine tra scultura e architettura, tra natura e artificio, quello di Guido sembra ricercare nella natura i messaggi e i codici che gli consentono di operare all’interno dell’universo sensibile.

Il giardino, letto in chiave prospettico-rinascimentale per Guido e zen per Nagasawa, sembra essere il terreno comune nel quale il rapporto tra naturale e artificiale prende concretezza fisica.

Silvano Manganaro, 14 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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Tra Zen e Rinascimento | Silvano Manganaro

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