Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Uno scatto di Alec Soth dalla serie «Songbook», 2014

Image

Uno scatto di Alec Soth dalla serie «Songbook», 2014

Tra il sogno americano e il suo fallimento

Un'imponente personale di Alec Soth allo Science Museum di Londra

Chiara Coronelli

Leggi i suoi articoli

Londra. «Una delle gioie di essere un fotografo è la possibilità di presentare il mio lavoro sia sulle pagine di un libro che sui muri di una galleria. Con la mia mostra al Media Space posso esplorare la complessa relazione tra il libro e il muro». Lui è l’americano Alec Soth, e la mostra di cui parla è «Gathered Leaves», imponente personale che lo Science Museum di Londra gli dedica fino al 28 marzo. Artista, reporter di Magnum, blogger, editore con la sua Little Brown Mushroom, docente e assiduo di Instagram, Soth si impone al grande pubblico fin dal 2004 con la prima edizione di «Sleeping by the Mississippi», che lo colloca nella scia del grande racconto americano, da Walker Evans a Kerouac, da Robert Frank, a Garry Winogrand, a Stephen Shore.
Non ancora cinquantenne, è considerato uno dei più grandi cantori del paesaggio e della società statunitense che lui fotografa viaggiando nel cosiddetto «the big middle», l’immensa area centrale degli Stati Uniti, un territorio fatto di vuoti e silenzi, di città fantasma dove gli abitanti sembrano difendersi da una natura troppo vasta, e dal nulla di un destino che si agita tra il sogno americano e il suo fallimento. Nello sguardo di Soth, l’approccio poetico si sovrappone all’intento documentario utilizzando i tempi lunghi di un movimento lento e imperturbabile, suggerito ovunque dagli orizzonti come dagli interni, dai cieli smisurati come dalla presenza umana, sorpresa dentro il proprio ambiente, segno del mondo che abita e della propria storia individuale.
La retrospettiva ripercorre in ordine cronologico, una stanza dopo l’altra, le quattro serie principali realizzate da Soth in sedici anni, e pubblicate in altrettanti volumi proprio a partire da «Sleeping by the Mississippi», per passare via via a «Niagara», di poco successivo, a «Broken Manual», e arrivare al più recente «Songbook» del 2014, il solo in bianco e nero – lavoro diverso dai precedenti, con i suoi due anni di reportage tra festival, danze e ritrovi, dove l’obiettivo si immerge tra la gente. Appese alle pareti ci sono le stampe in grande formato, mentre negli espositori si trovano le varie edizioni dei libri, le maquette, le riviste, in un doppio binario che permette di seguire il passaggio dalla pagina al progetto espositivo. «Gathered Leaves» è anche il titolo del catalogo di Mack Books che accompagna la mostra, attesa nelle successive tappe di Helsinki e Anversa.

Un'opera di Alec Soth in mostra a Londra

Un'opera di Alec Soth in mostra a Londra

Opere in mostra. Foto: Chiara Coronelli

Un'opera in mostra. Foto: Chiara Coronelli

Uno scatto di Alec Soth dalla serie «Songbook», 2014

Uno scatto di Alec Soth dalla serie «Sleeping by the Mississippi»

Chiara Coronelli, 20 novembre 2015 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Abbandonato il progetto londinese causa Brexit e pandemia, l'istituzione «ripiega» annunciando l’apertura di tre nuovi poli preparandosi a diventare uno dei più grandi musei privati al mondo

Unseen Photo Fair torna al Cultuurpark Westergasfabriek di Amsterdam con il nuovo direttore Roderick van der Lee

La monografica di Walter Niedermayr a Camera tocca i temi fondanti della sua opera, dove spazio e presenza umana si confrontano attraverso uno spettro che va dai ben noti paesaggi alpini all’architettura, dagli interni alle distese urbane

Paul Graham all'Icp cura una collettiva «sulla fotografia e sull’atto di vedere il mondo» nel XXI secolo

Tra il sogno americano e il suo fallimento | Chiara Coronelli

Tra il sogno americano e il suo fallimento | Chiara Coronelli