Tra Hayez e Segantini: l'800 ai Musei di San Domenico

La mostra, curata da Fernando Mazzocca e Francesco Leone, espone 170 opere in 10 sezioni

«Ruth», di Francesco Hayez (particolare). Bologna, Collezioni Comunali d'Arte
Elena Franzoia |  | Forlì

Dal 9 febbraio al 16 giugno i Musei di San Domenico espongono «Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini», curata da Fernando Mazzocca e Francesco Leone.

Con l’obiettivo, precisa il coordinatore Gianfranco Brunelli, di «mettere un punto fermo sull’Ottocento italiano, in cui i due fuochi iniziale e finale, Hayez e Segantini, tracciano i confini simbolici della ricerca di un linguaggio nazionale omogeneo, tra tradizione e innovazione», la mostra si struttura in dieci sezioni.

Fra le 170 opere esposte spiccano, oltre alla ventina di dipinti di Hayez e Segantini acclamati «pittori della Nazione» rispettivamente da Mazzini e D’Annunzio, capolavori inediti o raramente esposti, come un ritratto femminile di Giovanni Boldini del 1900 da poco entrato in collezione privata, il monumentale «Cesare Borgia a Capua (il Valentino)» di Gaetano Previati (1880) o «Lo specchio della vita» di
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