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Tra Dio e il diavolo

Silvia Mazza

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In tempi in cui appare evidente quanto il confine tra ordine e caos sia il frutto di un sottile equilibrio tra forze contrapposte che rischiano in ogni momento di rompersi, il lavoro di Emmanuele De Ruvo (Napoli, 1983), che ha fatto dell’equilibrio in senso fisico e concettuale l’elemento cardine della sua ricerca, acquista un particolare interesse.

Da Montoro 12, tra le opere esposte dal 16 settembre per un mese, due lavori che declinano in modo diverso la ricerca di De Ruvo: «Dark Matter Escape», acrilico e grafite su tela, opera che fa parte di una serie di lavori volti a indagare le ricerche scientifiche sulla materia oscura, e «God Versus Devil», un’installazione composta da una vecchia calcolatrice tedesca e una piccola scritta su un foglio di carta che riporta 888/666, i due numeri che rappresentano il diavolo (666) e, in qualche modo, Dio, visto che 888 è il numero di volte nelle quali è nominato nella Bibbia.

Silvia Mazza, 16 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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