Terremoto, il ministero non disperda l’aiuto dei suoi volontari

Se ne parla a Genova. La storica dell’arte Rossana Vitiello racconta la sua esperienza nelle Marche. Ecco quanti tecnici del Mibact sono andati in soccorso dell’arte colpita

Tecnici del Mibact volontari nei paesi delle Marche colpiti dal terremoto del 2016
Stefano Miliani |

Genova. Per salvare dipinti, sculture, archivi tra le macerie del Centro Italia terremotato nel 2016 servivano rinforzi. Qualche centinaio di tecnici del Ministero dei Beni e Attività culturali e del Turismo si è mobilitata in risposta a un appello del dicastero a titolo volontario da soprintendenze di tutta Italia. Personale specializzato, in grado di intervenire e soprattutto di aiutare le soprintendenze coinvolte che boccheggiano perché il personale era e resta drammaticamente inferiore ai numeri necessari. A titolo indicativo, il Mibact conta che nel periodo di massimo impegno i tecnici all’opera erano circa 700, attestati sui 100-150 in media al mese a regime, e 103 i carabinieri del comando Tutela Patrimonio Culturale da altri territori. Con la fine di febbraio nelle zone colpite dal sisma finisce la fase definita di emergenza e dal 1° marzo scatta la fase della ricostruzione. È il momento di
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Stefano Miliani