Tefaf Maastricht: dall’Italia via Londra

Le pièce de résistance dei 7 angloitaliani

Visitatori nello stand della galleria parigina Jousse in una delle scorse edizioni di Tefaf. Foto Loraine Bodewes
Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Maastricht

Sette presenze italo-londinesi spiccano a Maastricht: art dealer italiani di respiro e qualità internazionali con sede anche a Londra, da anni tornata a essere cuore e riferimento del mercato dell’arte.

Fra gli Old Masters, Cesare Lampronti presenta un grande olio su tavola (127x89 cm) del Cavalier d’Arpino, un’insolita rappresentazione della dea Fortuna, sostenuta da due tritoni anziché sorvolante la sfera del mondo come nell’iconografia convenzionale. Qui la rappresentazione della dea Fortuna riprende un’elaborazione già tentata dall’artista in giovinezza nel disegno di «Ninfa nuda sotto la luna», nella collezione dei conti di Leicester a Holkham Hall.

Robilant & Voena propone invece un riscoperta: la natura morta (73,5x144 cm) con uva, fichi, mele e melograni e a destra la danzante presenza di tre putti ammiccanti che sorreggono altri canestri e vasi di frutta e fiori. L’opera reca sul
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