Stelle d’Oriente

Laura Lombardi |  | Firenze

Anelli, specchi, scarpe, coltelli, una costellazione di oggetti, rose e perle, volti umani, elementi che concorrono a creare «famiglie spirituali» di segni, caratterizzano anche i più recenti lavori di Omar Galliani, documentati in una personale composta da una trentina di opere esposte fino al 26 maggio alla Galleria Tornabuoni.

Esponente del movimento «magico primario», teorizzato da  Flavio Caroli nel 1982, Galliani (Montecchio Emilia, 1954) mantiene sempre il disegno a fondamento del suo operare, declinando la tradizione classica dei grandi maestri, in un linguaggio contemporaneo. Tuttavia emergono ora riferimenti alla cultura orientale all’Oriente ed alla Cina in particolare, specie nei ritratti di donne a occhi chiusi, colte in una dimensione sospesa. Oltre alle serie del 2015 dedicate alle costellazioni (Orione, Cassiopea), sono esposti disegni della serie «Ancora fiori per Alice» (2016-17)
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