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Spedizione: in sette in Grecia

Chiara Coronelli

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Al Foro Boario la prima missione della Fondazione Fotografia Modena e la Napoli ’800 di Robert Rive 

Si è da poco conclusa la prima missione fotografica organizzata dalla Fondazione Fotografia Modena, che lo scorso maggio ha visto sette fotografi partire per la Grecia e stabilirsi là per due mesi. L’incarico era di documentare la situazione dall’interno, lavorando in un Paese, oggi più che mai soglia tra Occidente e Oriente, destabilizzato dalla crisi economica e dall’afflusso di migliaia di profughi in fuga.

Dal 15 settembre, e fino all’8 di gennaio, gli esiti della missione vengono esposti al Foro Boario nella rassegna «Lying in Between», a cura di Filippo Maggia. In «The Dream», realizzato a Chios, Antonio Biasiucci salva dall’oscurità volti, mani e piedi restituendo l’individuo alla moltitudine cui appartiene, in immagini che diventano gesti rituali; mentre Filippo Luini riprende giovani afghani che mettono in scena il cammino che li ha portati fino a Leros, ospiti di un centro di accoglienza.

Sulla stessa isola Francesco Mammarella trova i segni della paura nei muri, nel filo spinato e nelle telecamere di sorveglianza che chiudono i campi per i rifugiati; mentre Simone Mizzotti si sposta a Evzoni, ai confini con la Macedonia, a documentare il trasformarsi di aree di servizio, ferrovie e porti in altrettante zone di stanziamento. Antonio Fortugno parte da Kos per riflettere sul viaggio come condizione umana, e nel suo «CoO» proietta il tempo dell’attesa e dell’abbandono nel vuoto della caserma di Linopoti. Angelo Iannone rinuncia a coordinate precise e nella sua serie restituisce l’incognita della durata del tragitto e l’indeterminatezza dell’approdo, confrontandole con il flusso temporale delle notizie diffuse dai media.

Infine, si torna alle radici e si riparte da Lesbo, culla della poesia lirica, con il percorso di Francesco Radino che in «No news, bad news» ci rimanda cartoline divise tra speranza e tragedia, e in «Una faccia una razza» rivisita il detto popolare includendo i migranti come fratelli. La rassegna è completata da un video a tre canali, resoconto del viaggio compiuto da Andrea Cossu, Daniele Ferreo, Mara Mariani e Filippo Maggia, a diretto contatto con gli abitanti, i volontari e i migranti. Stessa sede e stesse date per «Robert Rive. Photographies d’Italie», monografica dedicata al fotografo di origini francesi, nato a Breslavia nel 1825 e scomparso all’età di 70 anni a Napoli, dove nel 1850 aveva aperto uno studio.

Le opere, selezionate dalla curatrice Chiara Dall’Olio, provengono da diversi album composti da Rive nell’atelier napoletanto e oggi conservati nell’archivio storico della Fondazione. Visibile in versione originale l’album inedito «Photographies d’Italie par R. Rive, Naples», 147 albumine di grandi dimensioni che ritraggono le maggiori località italiane del Grand Tour; mentre «Souvenir de Naples», dedicato a Costiera Amalfitana, Capri e Pompei, presenta le 49 tavole sia in originale sia in formato digitale. Alcune immagini di Roma completano l’excursus sulla produzione di uno dei più importanti paesaggisti attivi in Italia (entrambi i cataloghi Skira).

Chiara Coronelli, 12 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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