SPECIALE VENEZIA Alighiero Boetti senza mezze misure
La modularità dell'artista in una retrospettiva parallela alla Biennale alla Fondazione Cini

Venezia. Il titolo che la Fondazione Giorgio Cini ha scelto per la mostra che apre il 12 maggio (visitabile fino al 12 luglio) all’Isola di San Giorgio Maggiore, «Alighiero Boetti: Minimum/Maximum», ricorda da vicino uno dei ragionamenti visivi dell’artista torinese tra scrittura e linguaggio.
A cura di Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, realizzata con l’Archivio Alighiero Boetti e organizzata dalla stessa Fondazione in collaborazione con Tornabuoni Art, la mostra propone un confronto tra opere di dimensioni limite, nel piccolo come nel grande formato. «La selezione è il vero criterio di questa mostra e anche la sua rarità, racconta Barbero. L’idea di “Minimum/Maximum” è restituire il pensiero in estensione di Boetti, un’estensione del campo visivo nei grandi quadri che diventa focalizzazione, spesso successiva, nella sua
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