SPECIALE BIENNALE | Le anticipazioni di Ralph Rugoff

«Penso che una mostra come questa si rivolga al presente e non a chi si dovrebbe trovare nei libri di storia»

Ralph Rugoff, curatore della 58. Esposizione Internazionale d’Arte, e Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia. Foto Andrea Avezzù. Cortesia La Biennale di Venezia
Ben Luke |  | Venezia

Quando era direttore della Hayward Gallery di Londra, Ralph Rugoff (New York, 1957) si è guadagnato la reputazione di eccellente creatore di mostre che raggruppavano artisti assortiti al lavoro su temi complessi. Ora è stato incaricato della collettiva per eccellenza: la Biennale di Venezia. La sua mostra, «May You Live In Interesting Times» («Che tu possa vivere in tempi interessanti»), presenta 79 artisti e gruppi da tutto il mondo. Il suo progetto punta a una Biennale coerente. Ha scelto di dividere l’allestimento nelle due sedi, il Padiglione Centrale dei Giardini e l’Arsenale, in due mostre separate. Ognuna propone gli stessi 79 artisti, ma con nuclei di opere ben distinti. Rugoff ha dichiarato di aver scelto artisti con opere «polivalenti, decisamente ambigue, in grado di affrontare il paradosso e la contraddizione, che generano molte associazioni che possono essere interpretate
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