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SPECIALE BIENNALE DI VENEZIA. La rassegna stampa del 10 maggio 2017

Francesco Martinello

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Per l’Italia sarà una magica Venezia
Doppia pagina di «Repubblica» per la Biennale di Venezia, che inugurerà sabato, con particolare attenzione al Padiglione italiano, curato da Cecilia Alemani e dedicato al mondo magico, che espone soltanto opere di tre autori: Roberto Cuoghi, Adelita Husni-Bey e Andreotta Calò. [la Repubblica]

Viva Arte Viva

La 57sima Biennale d’Arte di Venezia, curata da Christine Macel, con 120 artisti provenienti da 51 Paesi, 85 Padiglioni, ha un titolo (Viva Arte Viva) all’insegna dell’ottimismo, decisamente poco al passo con i tempi. [il Fatto Quotidiano]

Una Biennale per capire la direzione della creatività
Francesco Bonami analizza la Biennale, rischiosamente dedicata alla creatività, in bilico tra la documentazione del mondo contemporaneo e il rischio di finire «in una palude traditrice». E intanto si scopre che salta, per problemi organizzativi, lo stand del Vaticano. [La Stampa]


È una Biennale, non un luna park
Per Luca Beatrice si tratta di una Biennale che punta al saper fare piuttosto che alle superstar. E c’è curiosità per il Padiglione tedesco, che espone due anche dobermann vivi, rischiando le critiche degli animalisti. [Il Giornale]

La creatività si festeggia anche a tavola
Nel presentare la Biennale di quest’anno il «Corriere» punta molto sull’aspetto conviviale dell’evento, dal party tutto ostriche e champagne offerto da Pinault all’iniziatica «tavola aperta», dove si possono incontrare gli artisti protagonisti pranzando con loro. [Corriere della Sera]
Pierluigi Panza: Biennale d'arte di Venezia, ritorno agli artisti http://www.corriere.it/cultura/17_maggio_09/biennale-arte-venezia-ritorno-agli-artisti-e59d2e30-34e2-11e7-9331-5ba2d5bdd393.shtml

I «pigroni» debuttanti della Macel
Il «Messaggero» si concentra sulle opere dei tanti debuttanti a questa Biennale di Venezia, e sull’esaltazione fatta dalla curatrice Macel dell’ozio, «inteso come tempo per connettersi con il mondo […] stato di grazia fondamentale per pensare, senza l’incubo di dover essere produttivi». [Il Messaggero]

Ma c’è chi dice: «una mostra troppo didascalica»
Secondo l’anonimo inviato a Venezia, che ha intervistato gli artisti delusi dall’Europa e dalla sinistra, come Olafur Eliasson, in questa edizione della Biennale «manca l’effetto dirompente». [l’Unità]

A Venezia si vedrà l’arte del futuro
«Le Figaro» presenta la Biennale di Venezia attraverso nove brevi interviste a esperti d’arte internazionale ai quali è stato chiesto quale degli artisti in mostra a Venezia mostri le future tendenze dell’arte. Ovviamente sono stati fatti nove nomi diversi. [Le Figaro 9-5]

Francesco Martinello, 10 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

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