Sicilia, per la Corte dei Conti la gestione dei beni culturali dell'isola è «al limite del collasso»

La Valle dei Templi ad Agrigento
Tina Lepri |

Palermo. La relazione della Corte dei Conti è categorica: «Una gestione dei siti e dei parchi archeologici al limite del collasso». La requisitoria del procuratore generale d’Appello Pino Zingale evidenzia una delle più gravi contraddizioni della Sicilia: «In gran parte dei siti archeologici, scrive il procuratore, mancano gli archeologi. Al parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento solo da poco ne sono stati assegnati tre mentre il Parco Archeologico di Naxos è privo di architetti, geometri, restauratori, storici dell’arte e ha una sola archeologa, figura questa che è del tutto assente nel parco Archeologico di Selinunte. Più di un museo è del tutto privo di restauratori, il personale di vigilanza e fruizione è inadeguato».
Una notizia positiva in questo quadro allarmante è offerta dai dati del turismo nell'isola. «Nonostante le complesse problematiche, prosegue Zingale, i luoghi
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