Sette modi di essere Biennale / Partecipativa

Franco Fanelli |  | Venezia

Manualità, sonorità, INTERATTIVITÀ, antropologia, azioni, costruzioni, muffa: le parole chiave per visitare la Mostra Centrale e i padiglioni nazionali


Molte opere alla Biennale richiedono l’intervento del pubblico o sono state realizzate collettivamente, con l’artista in regia. Detto delle opere tessili a più mani (cfr. Artigianale), si comincia con Olafur Eliasson, che nel Padiglione Centrale mette (ruffianamente) al lavoro immigrati e richiedenti asilo nella creazione di una lampada «sostenibile» (250 euro per chi vuole acquistarne una sostenendo l’impresa, e non mancano entusiasti acquirenti).


Nel Padiglione del Sudafrica, Candice Breitz si fa preferire di gran lunga al suo più giovane coinquilino Mohau Modisakeng. Pittorico ed elegante (e nulla più) quest’ultimo nella sua reintepretazione in video della deportazione degli schiavi; complessa, profonda e persino sottilmente ironica la
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