Servizi al pubblico a macchia di leopardo

Silvia Mazza |  | Palermo

Ci sono finalmente gli affidamenti dei «servizi al pubblico» nei siti culturali siciliani, a sei anni da quando furono pubblicate le gare e l’allora assessore ai Beni culturali Gaetano Armao annunciava, in anticipo anche rispetto al Mibact, «la più rilevante iniziativa di partenariato pubblico-privato nel settore dei beni culturali in Europa». Le aggiudicazioni in via provvisoria arrivarono nel gennaio 2012 (cfr. 327, gen. ’12, p. 8), ma poi il governatore Rosario Crocetta ha bloccato tutto, nelle ore calde dello scandalo Novamusa, concessionaria di gran parte dei siti culturali isolani, condannata nel 2014 dalla Corte dei Conti: le annullò in autotutela nel febbraio 2013, perché secondo lui viziate dall’assenza di una norma regionale sugli appalti, che poi, però, la Corte Costituzionale stabilì essere illegittima.

L’iter amministrativo è ripartito e da gennaio scorso le aggiudicazioni sono definitive. I
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