Senza custodi e senza controlli
Dal paesaggio aspro e selvatico di Alba Fucens affiora l'anfiteatro romano
L’antica città di Alba Fucens, fondata dai Marsi e colonia romana dalla fine del IV secolo a.C., si protende verso la vallata del Fucino in un paesaggio aspro e selvatico accanto al paese di Massa d’Albe. Dall’anfiteatro tuttora integro, dove all’esterno affiora qualche minuscola porzione di pavimento a tasselli, si raggiunge la piazza d’Ercole attraverso un sentiero tra le erbe. È un sito dello Stato dove si entra senza filtri. Solo un pannello introduce al foro, al selciato e alle colonne e non c’è traccia di custodi. Cambierà?
Il decreto sui 75 «cantieri della cultura» firmato ai primi di agosto dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e dall’omologo alle Infrastrutture Graziano Delrio comprende un milione di euro per un progetto sul sito che, spiega un funzionario del Mibact che chiede di non essere citato, «vuole tra l’altro migliorare le informazioni al pubblico e
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