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Francesca Petretto
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Il primo film a colori di Michelangelo Antonioni «Deserto Rosso» (1964), nastro d’argento per la fotografia, con i suoi contrasti disumani in nature antropizzate, ha fatto da assist per 30 fotografi attivi fra Lipsia, Ravenna e Rubiera che hanno trascorso tre anni dal 2014 al 2017 nel ravennate, scandagliando le sfaccettate depressioni della Bassa e le contraddizioni della provincia italiana.
Nuove tecniche artistiche per l’interpretazione di un classico: ne sono scaturite serie fotografiche, installazioni e proiezioni sonore, frutto di un’interessante cooperazione Italia-Germania. «Il deserto rosso now - Reazioni fotografiche al classico di Antonioni» si tiene fino al 28 gennaio alla Photographische Sammlung/SK Stiftung Kultur, ed è una cooperazione HGB Lipsia, Linea di Confine Rubiera e Osservatorio Fotografico Ravenna.
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