Seconda sede per i vent’anni del Man di Nuoro

Dopo Cristiana Collu e Lorenzo Giusti, oggi lo guida Luigi Fassi

La facciata dell'attuale sede del Man di Nuoro
Micaela Deiana |  | Nuoro

Questo febbraio si celebra il ventennale del Man, Museo d’arte Provincia di Nuoro, istituzione incastonata nelle montagne della Barbagia, fortemente radicata nelle sue tradizioni e al contempo animata da un dinamismo che spesso non si riscontra in più blasonati musei al centro di grandi città. Nasce dall’accorpamento di varie collezioni pubbliche, con il proposito di creare una pinacoteca che raccontasse l’Ottocento e il Novecento sardi.

Grazie all’ambizione dell’allora direttrice Cristiana Collu (oggi alla guida della Gnam di Roma, dopo esserlo stata al Mart a Rovereto), la visione si amplia e modella un’identità sfaccettata, che nel giro di poco tempo apre le porte alla rete dei musei d’arte contemporanea italiani. Nel 2012 il timone passa a Lorenzo Giusti (oggi direttore della Gamec di Bergamo), che porta avanti il percorso intrapreso, con una speciale attenzione per le avanguardie
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