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Giovanni Paolo Miceli, Anima, EneganArt 2015

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Giovanni Paolo Miceli, Anima, EneganArt 2015

Seconda edizione del concorso «EneganArt», dal 1 al 9 ottobre a Firenze presso Palazzo Bastogi

Dal 2 al 10 agosto esposte, a Palazzo dell’Abbondanza a Massa Marittima, le opere premiate nell’edizione del 2015

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Laura Lombardi

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Massa Marittima. Giunge alla sua seconda edizione il progetto «EneganArt», finalizzato a promuovere i migliori talenti artistici, professionisti e non, provenienti da qualsiasi paese del mondo, maggiorenni e residenti in Italia. Enegan, trader nazionale di luce e gas, organizzatrice del progetto, sviluppato quest’anno grazie alla partnership con la Regione Toscana e l’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha scelto di esporre, dal 2 al 10 agosto, le opere premiate nell’edizione del 2015 in una sede di grande fascino, il Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima. L’edificio del XIV secolo, che prende il nome della duecentesca fonte sottostante, è celebre per l’Albero duecentesco della Fecondità affrescato su una delle due vasche. In quell’occasione sarà annunciato il tema del prossimo concorso, che si svolgerà dal 1 al 9 ottobre a Firenze (iscrizione gratuita sul sito www.eneganart.it), a Palazzo Bastogi, con una giuria composta da critici d’arte e docenti dell’Accademia, presieduta da Giandomenico Semeraro, vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze; le opere selezionate a concorrere (non più suddivise, da questa edizione, per categorie di mezzi espressivi e senza vincoli di tecnica o supporto) saranno 24 e 8 quelle premiate. Dopo «Faces», nel 2015, è ora la volta di «Cambiamenti», un tema denso di sollecitazioni molteplici intorno a cui gli artisti sono invitati a riflettere, misurandosi con la continua necessità di rinnovamento spirituale, come purificazione della nostra interiorità, come catarsi. «Non puoi ricostruire il mondo senza ricostruire te stesso», scrive il poeta e romanziere nigeriano Ben Okri, «ogni nuova era inizia dall’interno. È un evento intimo, con sorprendenti possibilità per una liberazione interiore». Ma da questa riflessione scaturisce anche il compito per l’artista di sensibilizzare la società (sempre più anestetizzata dal conformismo) a riflettere sui cambiamenti che avvengono nel nostro pianeta e che abbracciano ognuno di noi, a partire dai più piccoli gesti quotidiani.

Giovanni Paolo Miceli, Anima, EneganArt 2015

Albero duecentesco della Fecondità nel Palazzo dell’Abbondanza di Massa Marittima

Laura Lombardi, 27 luglio 2016 | © Riproduzione riservata

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