Se il fiore respira, la sedia è mutante
Hou Hanru, da poco più di due anni direttore artistico del MaXXI, ha abituato i visitatori a mostre stimolanti, complesse, originali, a interrogarsi sul rapporto tra museo e città, su ruolo, significati e funzioni dell’arte nella vita contemporanea, negli spazi pubblici e privati. Oggi, coadiuvato da Anne Palopoli, porta al museo quattro artisti internazionali di età piuttosto omogenea, tutti tra i 43 e i 54 anni. Li definisce «sognatori straordinari», i cui «atti creativi sono ispirati da un forte impegno sociale e ambientale nei diversi contesti geopolitici odierni. Sono capaci di trasformare il quotidiano in fantastico e viceversa; trasformano il basso in alto, il vecchio in nuovo, il banale in arguto, il triste in gioioso e il vizio in virtù. Creano così nuove realtà più aperte, incoraggiandoci a vivere pienamente l’esperienza di esseri umani». Di questa rinnovata joie de vivre bergsoniana («ovunque c’è
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