Scrivo chiaro perché leggo molto

Addio a Lea Mattarella. Il ricordo di «Il Giornale dell'Arte»

Lea Mattarella
Guglielmo Gigliotti |

Riproponiamo l'intervista a Lea Mattarella, prematuramente scomparsa il 1° gennaio,  pubblicata nell'aprile 2012 su «Vedere a Roma» (periodico free press di «Il Giornale dell'Arte»). Docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti, Lea Mattarella è stata anche giornalista (di «Repubblica» e prima di «La Stampa») e curatrice di mostre, con una grande passione per la letteratura.

Chi sono i suoi maestri?
Gli scrittori che amo: Musil, Proust Yourcenar. Poi Marisa Volpi, che riempiva le sue lezioni di Storia dell’arte all’università di riferimenti alla letteratura. Per non parlare della grande Lorenza Trucchi.

Lei è curatrice, con Montse Aguer, della mostra «Dalí. Un artista, un genio»aperta fino al 1° luglio al Complesso del Vittoriano. Dalí fu genio della pittura e genio dell’autopromozione: la sua opera d’arte più importante non è stato lui stesso?

Lui avrebbe detto di
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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