Scommettere sulle aste diventa una garanzia segreta

Charlotte Burns |

Come cambiano i tempi! Una volta Christie’s riteneva che gli accordi finanziari privati sanciti prima delle vendite pubbliche fossero «terribilmente pericolosi per la stessa attività», come Christopher Burge, ex presidente della casa d’aste a New York, aveva dichiarato al New York Times nel 1990. 

Passano 25 anni, e la casa d’aste stabilisce accordi finanziari in merito alle opere consegnate sempre più complessi. Le nostre indagini a conclusione dell’asta di arte del dopoguerra e contemporanea di New York del 13 maggio hanno messo in luce un complicato sistema di finanziamenti in cui denaro fornito da terze parti è impiegato da Christie’s per contenere i rischi, ma non in forma di una tradizionale «garanzia». Almeno cinque opere all’asta erano in qualche modo coperte da investitori esterni senza che tale informazione fosse stata resa pubblica nel catalogo della vendita. All’inizio della vendita il
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