Tina Lepri
Leggi i suoi articoliPosada (Nuoro). Centoquaranta importanti reperti archeologici sono il ricco, e forse parziale, bottino di una nave romana affondata al largo della costa e fatti ritrovare nel nuorese da un sub pentito (o «braccato»). Il sindaco di Posada Roberto Tola ha ricevuto un telefonata anonima da una persona, forse lo stesso sommozzatore, che ha detto di aver trovato il tesoro archeologico in mare e di volerlo restituire. In quattro cassette della frutta abbandonate nelle campagne vicino a Posada e subito recuperate, erano sistemati pezzi «dei primi secoli dopo Cristo, dal valore inestimabile», come spiega l’archeologo Antonio Sanciu, della Soprintendenza di Sassari e Nuoro: marmi con raffinate decorazioni destinati alle ville patrizie e agli edifici di culto della Roma imperiale, i resti di un’ancora, parti di un elmo, pesi di piombo, anfore e vasellame.
Gli archeologi della Soprintendenza programmano un sopralluogo in mare nella zona che il ladro pentito avrebbe segnalato.
Purtroppo in Sardegna la situazione di furti e saccheggi archeologici è drammatica. Le aree incustodite, abbandonate ai ladri, sono innumerevoli. Emblematico il caso del villaggio di Tiscali, depredato per anni dai tombaroli. La ricca necropoli paleocristiana di Cornus (Oristano), un tempo meta di studiosi e visitatori, è stata prima «ripulita», poi vandalizzata e oggi è quasi sparita. Alcune testimonianze parlano di colonne arcaiche trasportate lontano da ladri in elicottero.
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La giornalista Tina Lepri dà i voti ai musei italiani. Dieci le materie: Sede | Accesso | Sistemi informatici | Visibilità | Illuminazione | Custodi e Sicurezza | Toilette | Bookshop | Ascensore | Caffetteria
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È grazie all’archeologo che le incisioni rupestri della Valcamonica sono entrate a far parte del Patrimonio dell’Unesco. Secondo lo studioso (93 anni a maggio) qui come in altre parti d’Europa vi è la testimonianza di una grande religione universale
Archeologia, ma anche arte contemporanea e mostre nel sito, parte del Museo Nazionale Romano, che da gennaio sarà oggetto di nuovi scavi e restauri