Santander, quattro mostre per inaugurare il Centro Botín disegnato da Renzo Piano

Apertura il 23 giugno con le rassegne dedicate a Goya, Carsten Höller, Julie Mehretu e i capolavori della sua collezione

Un'immagine del Centro Botín. Foto di Belén de Benito © Fundación Botín
Roberta Bosco |

Santander (Spagna). Con tre anni di ritardo sulla data prevista per la sua inaugurazione, il 23 giugno apre al pubblico il Centro Botín, il primo progetto spagnolo di Renzo Piano. L’edificio si affaccia sul golfo, dove una volta approdava il traghetto, come un Ufo appena atterrato nella cornice cantabrica. Costato circa 80 milioni di euro, il Centro Botín ha una superficie costruita di oltre 10mila metri quadrati, 2.500 dei quali riservati alle esposizioni; il rivestimento esterno, composto di 270mila piastrelle rotonde di ceramica, riflette il mare e il cielo, dando un aspetto cangiante ai due volumi connessi della costruzione, circondata dagli storici Jardines de Pereda.

La Fundación Botín, presente nel mondo dell’arte contemporanea spagnola dai primi anni Ottanta, inaugurerà la nuova sede con quattro mostre, che mirano ad attirare pubblici diversi. La più attesa è «Y» di Carsten Höller che
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© Riproduzione riservata Un'immagine del Centro Botín. Foto di Belén de Benito © Fundación Botín Un particolare del rivestimento esterno del Centro Botín, composto da 270mila dischi di ceramica.  Foto di Gerardo Vela © Fundación Botín.
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