Sant’Angelo in Formis da Diana Tifatina a papa Vittore III
Nei prossimi 6 mesi interventi strutturali e restauri degli affreschi: per il recupero complessivo della Basilica occorrono 4 milioni di euro
Durerà sei mesi e costerà un milione di euro l’intervento che interesserà l’architettura e i cicli decorativi della Basilica di Sant’Angelo in Formis. L’edificio, sorto verso il VI secolo d.C. per opera dei Longobardi che costruirono un complesso religioso sui resti di un tempio romano sacro a Diana Tifatina, presentava «profonde lesioni sulla navata di destra e nel muro perimetrale, specifica l’architetto Luca Maggi, ex direttore del Segretariato regionale campano del Mibact, oltre a lesioni verticali indicative di una serie di movimenti». Tra le cause le infiltrazioni dovute alla mancata irreggimentazione delle acque piovane che hanno anche compromesso la leggibilità e la bellezza di alcuni cicli pittorici.
Le decorazioni, ritenute un’importante testimonianza di matrice bizantina dell’XI secolo, vennero commissionate dall’abate di Montecassino Desiderio, poi papa Vittore III, che
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