Roma, nuove scoperte nell'Arco di Tito

Proseguono al Circo Massimo i lavori di scavo, ma soprattutto di restauro e valorizzazione dell’emiciclo, compresa la nuova recinzione
Il progetto è in piedi da anni, il preliminare risale addirittura al 2003, sull’edizione cartecea di «Il Giornale dell’Arte» ne parlammo diffusamente nel 2008 e poi nel 2010, in occasione dell’apertura dei cantieri. Il più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità, in uno stato d’abbandono e degrado da terzo mondo pur nel cuore della Roma archeologica, doveva avere la «spina» centrale rimodellata, rampe erbose digradanti a collegamento con l’emiciclo (circa 3,5 metri più basso), le strutture messe in sicurezza statica e restaurate, un riassetto complessivo per dare leggibilità del monumento, piccoli scavi conoscitivi, l’evidenziazione di parte di una strada lastricata, la sistemazione di quanto rimasto dell’Arco di Tito rinvenuto nel 1934, il livellamento del terreno
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)
