Roma, la Fondazione Baruchello è una start up duchampiana

Adozione della pecora portatile. Appunti a china su taccuino. Foto courtesy Fondazione Baruchello, Roma
Federico Castelli Gattinara |

Roma. Lo spazio della Fondazione Baruchello in via del Vascello 35, a Monteverde Vecchio, apre per la prima volta al pubblico con l’inaugurazione, domani alle ore 19, di «Start up. Quattro Agenzie per la produzione del possibile», da un’idea dello stesso Gianfranco Baruchello, a cura di Carla Subrizi, la sua compagna, e Maria Alicata.

Alla sede storica nel parco di Veio, a nord di Roma, la Fondazione nata nel 1998 per volontà di Baruchello e Subrizi aggiunge un nuovo capitolo tutto cittadino che si profila di notevole vivacità, 300 metri quadrati dedicati a mostre, incontri, convegni e altro. Si parte e si va avanti fino al 28 aprile con questo progetto tipicamente concettuale, una sorta di ufficio «per la promozione e la diffusione di proposte visionarie che intendono innescare ulteriori dinamiche economiche e di relazione, e ridefinire il rapporto tra il valore d’uso e il valore di scambio»,
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Produzione di utopie (still da video), 2016. Foto courtesy Fondazione Baruchello, Roma Adozione della pecora portatile, still da video. Courtesy Fondazione Baruchello Earth exchange, installazione. Foto courtesy Fondazione Baruchello, Roma
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