Rivive l'Ucraina di ieri, oggi e domani

Oltre alla mostra, una serie di incontri mensili coinvolge artisti, intellettuali e scienziati ucraini e internazionali

Particolare di «Ballerine» di Polyakov Sergey
Ada Masoero |  | Milano

In preparazione del Padiglione dell’Ucraina alla 23ª Esposizione Internazionale «Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries» (dal 15 luglio all’11 dicembre), curato dallo scrittore Gianluigi Ricuperati con Lidiya Liberman, attrice, e Anastasia Stovbyr, pianista, Triennale Milano promuove, fino al prossimo dicembre, il progetto d’incontri mensili «Planeta Ukrain», cui concorrono artisti, intellettuali e scienziati ucraini e internazionali.

Oggi, in occasione del secondo appuntamento (vi partecipano l'artista Nikita Kadan, l'artista e scrittrice YevgeniaBelorusets, la disegnatrice Sasha Sinimova, la fotografa Valerish-Valeria Shashenok, il compositore Albert Saprykin e il direttore della fotografia Nastya Roshuk, con la direttrice del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargiev e il direttore artistico delle Serpentine Galleries Hans Ulrich Obrist), alle 18.30 s’inaugura la mostra «Ukrainian Realism», aperta fino al 22 maggio.

Protagonisti dell’esposizione sono pittori ucraini degli scorsi anni ’70 e ’80, attivi dunque nell’ultima stagione del mondo sovietico, quando ancora vigevano i dettami del Realismo socialista: ne sono esempi eloquenti i dipinti qui esposti di Oleg Baumeister, Anatoly Ivanovich Dovzhenko, Anatoliy Shapolvalov, Sergey Polyakov, Vadim Demjanovich Valigura e di altri compagni di strada, prestati dal Teatro della Cooperativa, Milano.

Secondo i canoni imposti da quel linguaggio propagandistico, vi ricorrono le immagini di fabbriche operose, di contadini sorridenti, di campi, scuole e città in cui tutti appaiono felici. Alcuni di questi pittori, oltre ai citati Nikita Kadan, Sasha Sinimova ed Yevgenia Belorusets e al fotografo Boris Michajlov, saranno fra i protagonisti del Padiglione Ucraino della 23ª Esposizione Internazionale, che sarà diffuso tra gli spazi interni ed esterni di Triennale Milano.

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