Riberisti ma autonomi
Nel panorama degli storici dell’arte di giovane generazione Giuseppe Porzio si è distinto per i numerosi contributi scientifici che hanno evidenziato originalità di risultati, soprattutto nel campo della pittura italiana del Seicento. In meno di dieci anni le sue indagini hanno arricchito la conoscenza sul naturalismo napoletano, come i ritrovamenti documentari sul soggiorno meridionale di Tanzio da Varallo, confluiti nella mostra sul pittore valsesiano, in corso alle Gallerie d’Italia a Napoli.
I contributi di Porzio sono rilevanti anche sul piano della connoisseurship. Infatti è suo il riconoscimento della predella, parte dello smembrato Rosario, realizzata dal fiammingo Teodoro D’Errico (opera premiata alla 27a edizione della Biennale di Antiquariato di Firenze), come pure l’identificazione del «Diluvio universale» di Carlo Saraceni realizzato per gli Orsini, apparso nelle recenti esposizioni sul
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