Restauri nell'harem del Sultano
Il Palazzo di Topkapi ha ritrovato alcuni dei suoi ambienti più suggestivi

Al termine di restauri iniziati nel 2014, l’harem del Palazzo imperiale di Topkapi ha ritrovato alcuni dei suoi ambienti più suggestivi e conosciuti: il Cortile della Regina madre (o Valide), la Sala del caminetto, la Sala della fontana. Sono tra gli ambienti più rappresentativi, in termini architettonici e decorativi, delle arti tra il XVI e il XIX secolo. Il cortile è il punto centrale di tutto l’harem: dotato di colonnato, è circondato da edifici a due piani che richiamano le tipiche abitazioni anatoliche; le pareti in pietra sono rivestite di maioliche di varie epoche.
Nel cortile, che dal lato verso il Corno d’oro conduce all’appartamento della Valide e all’hammam del Sultano, i restauri hanno interessato sia le strutture, comprese le cupole e le volte, sia i rivestimenti. La Sala del caminetto, con volta a cupola, prende il nome dal caminetto più grande dell’harem (in bronzo). Risalente al XVII secolo, è decorata con maioliche colorate e disegni geometrici e ha porte con intarsi di madreperla e avorio.
Da qui si passava per l’appartamento del Sultano attraverso la Sala della fontana, una sorta di anticamera interamente rivestita di maioliche dotata per l’appunto di una splendida fontana a parete in marmo. Qui aspettavano di essere ammessi al cospetto del sovrano sia i principi reali sia le concubine. I restauri hanno ricevuto nuovo impulso nel 2019 quando il Palazzo imperiale ottomano, già gestito dal Ministero della Cultura e del Turismo, è passato sotto l’egida del Direttorato per i palazzi nazionali: ora fa capo alla Presidenza della Repubblica e ha a disposizione professionalità e fondi.
La scelta, logica, è stata quella di riunire in un unico ente il più antico Topkapi e i più recenti Dolmabahce e Yildiz, oltre a residenze estive e casini di caccia. Tra le riaperture previste nel 2021 nel Palazzo di Topkapi: il Chiosco del Conquistatore, una delle strutture più antiche, e gli appartamenti privati del Sultano nell’harem.