Restaurare è sempre dannoso
Grandi polemiche in questi mesi per i restauri condotti su Colosseo, Ciborio di Arnolfo nella Basilica di Santa Cecilia, a Roma, e Basilica inferiore di Assisi. Perché? Risposta semplice. Sta sempre più venendo al pettine il nodo dell’immenso ritardo culturale del settore e la conseguente immensa confusione e inefficienza di attori e regole. Ritardo culturale, confusione e inefficienza che trovano origine e sintesi nel fatto che ancora oggi le politiche ministeriali continuano a far coincidere la tutela con il restauro e il restauro con il restauro critico-estetico, come ancora si fosse al Convegno dei soprintendenti del 1938 (77 anni fa) quando Bottai, Longhi, Argan e Brandi così impostarono il problema: senza alcun collegamento con la questione ambientale. Il collegamento fu fatto nel 1948 (67 anni fa) dall’art. 9 della Costituzione, ma inevitabilmente in via di principio; da allora però mai
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)