Remix autoriale (e Ottocento dimagritissimo)

Grande successo e inevitabili polemiche per il completo riallestimento firmato Collu e Cincinelli dell’ex Gnam, ora «La Galleria Nazionale»

Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Grande successo e accese (e inevitabili) critiche per la rivoluzione operata da Cristiana Collu alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, oggi diventata solo La Galleria Nazionale, anche in odio al brutto acronimo Gnam (ma ce ne sono di belli? Non si rischia un GaNa?). Con un pizzico di immodestia, dato che anche la collezione di Palazzo Barberini è una Galleria Nazionale, seppur di arte antica invece che moderna. 

Il nuovo allestimento mette in cantina circa un terzo delle opere delle più o meno 700 prima esposte, ma i capisaldi ci sono praticamente tutti, in un remix autoriale curato dalla stessa direttrice insieme a Saretto Cincinelli. Il museo oggi è un trionfo di luce, il palazzo dei primi del Novecento è valorizzato, alleggerito, rivalutato nelle sue linee un po’ auliche e nei suoi cortili finora poco accessibili. Uno spazio accogliente e moderno, finalmente, sconcertante e stimolante allo
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