Reggio Calabria sotto vuoto spinto

Silvia Mazza |

Reggio Calabria. Un esperimento di purismo espositivo «spinto», in un involucro delle cui originarie geometrie piacentiniane il restauro ha esaltato la tendenza al partito metafisico. A questo potrebbero far pensare i 3.300 metri quadrati espositivi ancora vuoti del Museo della Magna Grecia, vivificati solo dai Bronzi e da qualche altro selezionato capolavoro della collezione archeologica. Uno scenario destinato a protrarsi per un altro anno, allontanando oltre ogni pronostico la riapertura integrale.
Il Consiglio di Stato, infatti, il 4 marzo scorso ha concesso la sospensiva richiesta dal consorzio Research, che aveva fatto ricorso al Tar di Catanzaro (dal quale era stata respinta) contestando l’esito della gara per l’allestimento e l’impiantistica (cfr. lo scorso numero, p. 8). La decisione di merito rimbalza, dunque, di nuovo al Tar, a luglio. Se il risultato della gara sarà confermato, i
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