RAFFAELLO 500 | Il Vaticano

Barbara Jatta: «Qui si riunisce la summa pittorica di Raffaello»

La direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta
Barbara Jatta |

Assieme a Guido Cordini, direttore del Dipartimento belle arti dei Musei Vaticani, sono parte del Comitato scientifico dell’esposizione. L’apporto dei Musei del papa è stato dunque, oltre che scientifico, professionale e personale. In Vaticano si riunisce la summa pittorica di Raffaello: oltre alle Stanze, la Pinacoteca accoglie tre opere fortemente identitarie dei Musei, attraverso le quali è possibile ammirare le diverse fasi dell’attività dell’artista: quella giovanile della «Pala Oddi» (1502-3), quella della sua maturità rappresentata dalla «Madonna di Foligno» (1511-12), e infine il suo ultimo dipinto, la «Trasfigurazione» (1518-20).

In questo momento la «Pala Oddi» è oggetto di un intervento di pulitura, i cui risultati saranno presentati in occasione del convegno internazionale di studi, dedicato a Raffaello pittore e architetto, che si svolgerà in Vaticano nel mese di aprile.
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