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Sandro Parmiggiani
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Massimo Pulini e Giacomo Cossio «floricultori»
I fiori, uno dei soggetti più coltivati nel genere pittorico della natura morta, sono il tema della mostra visitabile nella Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia dal primo ottobre al 13 novembre, che presenta opere di due artisti appartenenti a generazioni diverse: Massimo Pulini (Cesena, 1958) e Giacomo Cossio (Parma, 1974).
«Il destino dei fiori», titolo dell’esposizione curata da Niccolò Bonechi, ci appare assai differente nella declinazione fornita dai due artisti: tradizionale evocazione di memoria e nostalgia, in Pulini; provocatorio approdo alla fissità dell’ibernazione, in Cossio. Di Massimo Pulini non si possono dimenticare le attività di pittore (nei primi anni Ottanta all’interno dei raggruppamenti, coniati da Calvesi, Tomassoni e Mussa, di anacronisti, ipermanieristi, Pittura colta. Successivamente sviluppa la sua ricerca assumendo come punti di riferimento la storia della pittura e la memoria dello sguardo, come testimonia questa mostra), storico dell’arte (autore di monografie e curatore di mostre, tra le altre, Lotto, Guercino, Fetti, Desubleo), docente (da ultimo titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna) e assessore alla Cultura del Comune di Rimini (che ha promosso le apprezzate edizioni della «Biennale del Disegno»).
Giacomo Cossio, laureato in Architettura all’Università di Ferrara, affronta da oltre un ventennio la ricreazione di brani del reale utilizzando stratificazioni e inserimenti di materiali e di oggetti che vanno a compenetrarsi nel colore, come se esso fosse il terreno fertile in cui quelle cose inerti (qui vasi smaltati per fiori) possono illudere di poter riprendere vita e germinare nuove forme. Fondata nel 2003, la Galleria Bonioni Arte ha presentato nel corso degli anni opere di autori stranieri e italiani sia affermati sia giovani. Costante e intensa è la presenza della galleria nelle fiere dell’arte: nei prossimi mesi sarà alle rassegne di Parma, Verona, Padova, Bergamo, Rimini, Forlì, Bologna.
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