Quattro finalisti per il Deutsche Börse Prize

Alla Photographers’ Gallery le opere dei candidati al riconoscimento: Depoorter, Fosso, Jafa e Orupabo

«Michael at home, Portland, Oregon, USA» (2015), di Bieke Depoorter. © Bieke Depoorter/Magnum Photos. Cortesia dell’artista
Gilda Bruno |  | Londra

Istituito nel 1996 dalla Photographers’ Gallery di Londra e dal 2016 realizzato in collaborazione con la Deutsche Börse Photography Foundation di Francoforte, l’omonimo premio, annuale e tra i più prestigiosi al mondo, nasce per ricompensare gli sforzi di artisti che «si sono contraddistinti attraverso progetti fotografici dalla natura eccezionale, innovativa e stimolante», spiega l’ente organizzatore.

I finalisti della 27ma edizione sono Bieke Depoorter (Kortrijk, 1986), Samuel Fosso (Kumba, 1962), Arthur Jafa (Tupelo, 1960) e Frida Orupabo (Sarpsborg, 1986): quattro personalità con stile, background ed età differenti, accomunate però da un utilizzo dirompente e attuale del medium fotografico.

Dalla questione di genere alla sessualità, dall’ingiustizia sociale all’identità diasporica, Depoorter, Fosso, Orupabo e Jafa puntano la lente su sé stessi e sulla realtà, divenendo artefici e protagonisti delle proprie storie visuali. Il loro lavoro è il focus della mostra «Deutsche Börse Photography Foundation Prize 2023», allestita presso la Photographers’ Gallery dal 3 marzo all’11 giugno, e che subito dopo approderà al Museo di Fotografia di Cracovia, in Polonia.

«Ciascuno di questi artisti propone nuovi modi di guardare il mondo che ci circonda, affrontando prospettive tanto personali quanto universali», racconta Anne-Marie Beckmann, direttrice della Deutsche Börse Photography Foundation.

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