Quarant'anni senza Cini

La targa in onore del conte Vittorio Cini collocata nella sala del Consiglio direttivo dell'Ateneo veneto
Lidia Panzeri |

Venezia. Quarant’anni fa, il 18 settembre del 1977, moriva il conte Vittorio Cini. In suo onore il nipote Giovanni Alliata di Montereale ha posto una targa nella sala del Consiglio direttivo dell’Ateneo Veneto, con tele di Palma il Giovane, Francesco Fontebasso e Alessandro Longhi, restaurata nel 2012 a cura degli eredi.
Nel 1917 il conte Cini, insieme a Giuseppe Volpi, promosse in terraferma la creazione della zona industriale di Porto Marghera, di cui ricorre appunto il centenario, sottolineato da molte iniziative.
Non meno importanti i meriti di Cini in campo artistico. A lui si deve la collezione di arte ferrarese e toscana, un unicum nel panorama veneziano, collocata nel Palazzo Cini a San Vio, già sua abitazione privata.

Ferrarese di nascita, trasferitosi a Venezia dalla sua residenza nel castello di Monselice, dal 1981 di proprietà della Regione Veneto, sposò nel 1918 l’attrice Lyda Borelli,
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