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William Daniels, C.A.R.

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Quando la fotografia parla alle coscienze

Dall'8 al 30 ottobre a Lodi il settimo Festival della Fotografia Etica

Chiara Coronelli

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Lodi. Dai tremila visitatori dell’edizione 2010, quella inaugurale, nel giro di sei anni il Festival della Fotografia Etica è passato agli oltre novemila dello scorso anno, segno di un gradimento che continua a crescere intorno alla manifestazione. La VII settima edizione si svolgerà nel mese di ottobre, nei quattro week end compresi tra l’8, giorno d’apertura, e il 30.

Nato per iniziativa del Gruppo Fotografico Progetto Immagine, e con il contributo del Comune di Lodi, il festival intende indagare «la relazione che intercorre tra etica, comunicazione e fotografia», e lo fa come sempre attraverso un fitto programma di mostre, incontri, conferenze, workshop, video proiezioni, letture portfolio.
«Quando la fotografia parla alle coscienze» è il sottotitolo scelto per il 2016, mentre cinque sono i percorsi tematici lungo i quali si sviluppano gli appuntamenti espositivi.
In primo piano, vanto dell’edizione, è la sezione «Lo spazio tematico: Le vite degli altri» con le quattro personali di Aaron Huey, Arnau Bach, Elena Chernyshova e Peter Van Agtmael: quasi un viaggio antropologico attraverso la quotidianità di zone geograficamente e culturalmente ai confini del mondo, dalla riserva indiana di Pine Ridge in Sud Dakota, alla periferia parigina di Seine-Saint-Denis, all’invivibile città russa di Norilsk, fino ai raduni del Ku Klux Klan tra Tennessee e Maryland.
Nello «Spazio Approfondimento: Il male del secolo» troviamo invece «A Life in Death», dove Nancy Borowick racconta la storia della malattia e del reciproco amore dei genitori, entrambi morti di cancro a quasi un anno di distanza, e che lei ha fotografato fino all’ultimo giorno. Intanto Unicef Libano, Survival Italia e Greenpeace Germania hanno rispettivamente commissionato ai fotoreporter Laura Aggio Caldon, Claudia Andujar e Dmitrij Leltschuk le tre rassegne accolte nello «Spazio Ong». Mentre «Uno sguardo sul mondo» presenta i lavori di André Liohn, Mark Peterson, Magnus Wennman, e di Paolo Woods e Gabriele Galimberti con il loro «Heavens». Si conclude con lo «Spazio World. Report Award | Documenting Humanity 2016», dedicato ai premi, quest’anno andati a William Daniels, Francesco Comello, Sadegh Souri e Javier Arcenillas; insieme ai loro, sono qui esposti anche i reportage di Karim El Maktafi e Laura Liverani, vincitori dell’ultimo Premio Voglino. Novità di questa edizione è che il festival si diffonde oltre la cittadina lombarda per portare le mostre anche a Milano, Voghera, Perugia e Bergamo, nel tour del «Travelling Festival».

#FFE2016 @fotografiaetica

William Daniels, C.A.R.

William Daniels, C.A.R.

Sadegh Souri, Waiting Girls

Laura Aggio Caldon, Unicef Lebanon, The factory boy

Javier Arcenillas, Latidoamérica

Francesco Comello, Isle of Salvation

Dmitrij Leltschuk, Greenpeace, To the last drop

Claudia Andujar, Survival international-Custodi della foresta

Peter Van Agtmael, The Ku Klux Klan

Arnau Bach, Suburbia

Arnau Bach, Suburbia

Elena Chernyshova, Days of Nights, Nights of Days, Norilsk

Elena Chernyshova, Days of Nights, Nights of Days, Norilsk

«A Life in Death», di Nancy Borowick

«A Life in Death», di Nancy Borowick

«A Life in Death», di Nancy Borowick

Peter Van Agtmael, The Ku Klux Klan

Chiara Coronelli, 06 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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