Quando Andrea Emiliani mi propose il «tu»
Una prima testimonianza odierna sullo storico dell'arte romagnolo scomparso questa mattina

Proprio in occasione dell’intervista oggi ripubblicata e resa in occasione del suo ottantesimo compleanno, Andrea Emiliani aveva insistito con Umberto Allemandi perché ad occuparmi di quell’intervento fossi proprio io perché, disse, il pezzo preparato da un altro illustre studioso italiano era un «coccodrillo» e invece lui, Andrea, voleva emulare il suo amico e compagno di studi Sir Denis Mahon ed arrivare almeno a 100 anni. Era una battuta ma in fondo anche una speranza. Purtroppo la sua preghiera (come avrebbe scritto Truman Capote) non è stata esaudita e quel traguardo così ambito e illustre non ce l’ha fatta a tagliarlo.
Personalmente, non ho la statura accademica per tracciarne un profilo di studioso e d’innovatore onnisciente degli studi sulla pittura del Seicento, particolarmente emiliano, che condivise in mutuo contributo di vera affinità elettiva con il vicinissimo amico Sir Denis
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