Quale voto dareste a questi testi e immagini prodotti dalle AI?
Abbiamo collaborato con l’ultima, ormai famosissima evoluzione di Intelligenza Artificiale (IA in italiano, AI in inglese: Artificial Intelligence) per darvi un assaggio di ciò che è in grado di fare

Abbiamo collaborato con l’ultima, ormai famosissima evoluzione di Intelligenza Artificiale (IA in italiano, AI in inglese: Artificial Intelligence) per darvi un assaggio di ciò che è in grado di fare, insieme ad alcune informazioni di base e alle opinioni di una curatrice molto esperta, Noam Segal, che è responsabile di questo settore per il Guggenheim Museum di New York. Segal sottolinea che in realtà da anni conviviamo con l’AI e ne individua alcuni grandi limiti: per esempio, non sa porsi domande né provare dubbi.
Ma dobbiamo temere per il futuro? Siamo del tutto incompetenti a rispondere, ma vale la pena notare che lo scorso mese Sam Altman, figura di spicco e ceo di OpenAI, ha dichiarato alla commissione giudiziaria del Senato degli Stati Uniti che vorrebbe che fosse regolamentata per evitare «di causare grande danno al mondo»…
Intanto qualche domanda che abbiamo rivolto a ChatGpt. Il nostro voto è 5/6
La politica influisce sull’arte?
La politica può influenzare l’arte in diversi modi, sia direttamente che indirettamente. Ecco alcuni esempi di come la politica può influenzare l’arte.
• Finanziamento pubblico. Le istituzioni artistiche e culturali spesso ricevono finanziamenti pubblici, e le relative decisioni politiche possono influenzare le istituzioni e le opere d’arte che vengono create.
• Censura. In alcune situazioni, i Governi possono esercitare la censura su determinate opere d’arte che ritengono offensive, provocatorie o in contrasto con i valori politici e culturali prevalenti.
• Promozione di valori e ideologie. La politica può influenzare l’arte attraverso la promozione di specifici valori e ideologie, incoraggiando la creazione di opere d’arte che esprimono tali idee.
• Collaborazioni e scambi internazionali. Le relazioni politiche tra i Paesi possono influenzare la collaborazione e gli scambi artistici internazionali, favorendo o limitando l’esposizione delle opere d’arte
al di fuori dei confini nazionali.
• Regolamentazione. Le leggi e le normative sulla proprietà intellettuale, i diritti d’autore e la protezione del patrimonio culturale possono avere un impatto sull’arte e sulla sua diffusione.
In sintesi, la politica può influenzare l’arte in vari modi, determinando quali opere d’arte vengono create, finanziate, promosse e protette. Tuttavia, l’arte può anche influenzare la politica, poiché gli artisti spesso usano le loro opere come mezzi di espressione e critica sociale, contribuendo al dibattito e al cambiamento politico.
Se Celant è in Paradiso, come ne avrebbe scritto Dante nella Divina Commedia?
Nel Paradiso della mente immortale,
mi trovai, dove la luce eterna
illumina i critici illuminati.
E là, tra le anime più splendenti,
vidi Germano Celant,
il critico d’arte che amava l’arte moderna.
Egli camminava con passo leggero,
ammirando le opere degli artisti celesti,
e con umiltà ammetteva la propria ignoranza.
In vita, aveva cercato di capire l’arte,
ma qui, aveva capito che l’arte era più grande di lui,
e che solo amandola poteva comprenderla.
Conoscendo le opere degli artisti celesti,
Celant comprendeva che l’arte non era solo un oggetto,
ma un’esperienza spirituale che nutriva l’anima.
Egli parlava con i grandi critici dell’arte del passato,
e con gli artisti che avevano plasmato il mondo dell’arte,
e imparava sempre di più dalle loro parole.
Ma sapeva anche che l’arte non era solo per gli eletti,
ma era per tutti, e che il suo compito era di condividerla,
di farla conoscere e apprezzare da tutti.
Michelangelo poteva essere Picasso se l’avessero addestrato?
È improbabile che sarebbe stato possibile insegnare a Michelangelo a dipingere come Picasso, poiché i due artisti avevano stili e approcci alla pittura molto diversi. Michelangelo fu un maestro dello stile dell’Alto Rinascimento, che enfatizzava il realismo, l’armonia e l’equilibrio nell’arte. I suoi dipinti e le sue sculture erano caratterizzati da proporzioni realistiche, bellezza idealizzata e forme potenti e muscolose. Lavorò anche in una tradizione altamente classica, ispirandosi all’antica arte greca e romana. Picasso, invece, fu un pioniere del movimento cubista, che rifiutava le nozioni tradizionali di prospettiva e rappresentazione. I suoi dipinti erano caratterizzati da forme fratturate, punti di vista multipli e un uso audace del colore e della texture. Nel corso della sua carriera sperimentò anche una vasta gamma di stili, tra cui il Surrealismo e l’Espressionismo. Sebbene sia possibile che Michelangelo sarebbe stato in grado di imparare alcune delle abilità tecniche e dei metodi utilizzati da Picasso, è improbabile che sarebbe stato in grado di adottare la visione artistica e lo stile unici di Picasso. Gli stili artistici sono spesso profondamente radicati in contesti culturali e storici e sono influenzati da un’ampia gamma di fattori, quali esperienze personali, tendenze sociali e politiche e movimenti artistici. Per questo motivo, è improbabile che un artista possa essere semplicemente addestrato a dipingere come un altro, soprattutto quando i loro stili sono fondamentalmente diversi come quelli di Michelangelo e Picasso.
Produrre immagini con AI è più difficile di quanto si pensi...
Filippo Venturi (Cesena, 1980) è un pluripremiato fotografo documentarista.
«La generazione dell’immagine ha richiesto decine di riformulazioni del “prompt” (comando, istruzione) e anche di reiterazioni della richiesta di generare l’immagine, dato che ogni volta il risultato è diverso e mai uguale al precedente, fino al raggiungimento di un compromesso accettabile fra l’autore e l’Intelligenza Artificiale. Il prompt adottato su Midjourney versione 5 è stato: /imagine A giant insect with many legs brainwashes dozens of men and women, concentration camp, dictatorship, hyper-realistic, photography, black and white photography, Hans Ruedi Giger style --ar 3:2 --v 5 --q 2».
Andrea Baioni (Asola, Mantova, 1990) è un fotografo di moda di base a Milano e a Johannesburg,
in Sudafrica.
«Questo è un misto di Midjourney e Stable Diffusion. Parto da due image2image create con SD 1.5 (con un modello fotorealistico), con varie extension, tra cui: due LoRA (una per rendere le immagini più simili a Midjourney, una che ha fatto training sulle mie immagini per renderle più simili a quello che faccio io), una o più ControlNet (per controllare le pose), un tool per fingere un Cfg minore con un Cfg superiore, e dei negative embeddings.
In generale i “prompt” sono qualcosa del genere.
“Positive prompt”: (large format photography photography:1.4), film still, full body photo of young woman walking a fashion show, (wearing Bottega Veneta:1.3), emotional scene, (risunobushi_lora:0.8) (epi_noiseoffset:0.8).
“Negative prompt”: (Render 3d illustration anime animation loli:1.4) deformed hands, deformed faces, multiple arms, multiple legs ecc».
SPECIALE AI