Problemi d’identità

Jenny Dogliani |  | Venezia

Apparire ai propri genitori con le sembianze che si avranno in età molto avanzata è l’emblema dello scorrere del tempo, uno scioccante paradosso contro natura messo in scena da Valter Adam Casotto con «We will never meet at that age», una delle opere scelte per riflettere sulla trasformazione del corpo e la percezione della propria identità.

Il trentacinquenne iperrealista padovano residente a Londra, tecnico di fiducia di Damien Hirst e Paul McCarthy e vincitore nel 2016 del David di Donatello come miglior truccatore, è protagonista della personale «(V)alter Ego», curata da Elisa Fantin fino al 6 giugno nelle due sedi della Andrea Tardini Gallery (quella storica in Giudecca 282 e quella neonata in Salizada San Manuele 3157).

Nelle sue installazioni in resina e silicone, frammenti di pelle, volti, mani e denti sono riprodotti in proporzioni gigantesche; rughe, vene e pori solcano il corpo come elementi
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