Presi a martellate a Palmira, curati all’Iscr
Danneggiati dall'Isis, i due rilievi palmireni sono in cura presso i laboratori dell'Iscr
Esposti nella mostra che si è chiusa l’11 dicembre al Colosseo («Rinascere dalle distruzioni. Ebla, Nimrud, Palmira», cfr. n. 368, ott. ’16, p. 30), i due altorilievi provenienti da Palmira, violentemente danneggiati dalle milizie dell’Isis (Cfr. articoli a p. 9), sono nei laboratori Iscr del San Michele, come da accordi col Museo Nazionale di Damasco, che ne è il proprietario e dove torneranno restaurati.
Si tratta di due ritratti panneggiati di un uomo e di una donna, scolpiti nella pietra ma presi a martellate soprattutto nei volti. I busti funerari dei due aristocratici raffigurano un uomo con toga, ampio mantello e un rotolo in mano, una donna con il tipico costume palmireno, il velo sulla testa, i capelli fermati da una fascia ricamata e con gioielli, tre collane e una spilla per fissare il mantello sulla spalla.
Quando nel maggio 2015 l’Isis stava per entrare a Palmira, la Direzione
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