Tina Lepri
Leggi i suoi articoliPompei (Napoli). Avviati, con 80mila euro, gli interventi di recupero della Schola armaturarum di Pompei, il cui crollo nel 2010 causò l’indignazione internazionale. Gli interventi consistono nella realizzazione di coperture e protezioni delle pareti affrescate originali. Si tratta di quelle porzioni di mura dell’antica Pompei che avevano resistito anche al terremoto del 1943 e a cui, negli anni Cinquanta, seguì il restauro delle parti crollate e il rimpiazzo in cemento armato del soffitto. Gli interventi di copertura precedono la messa in sicurezza dell’edificio in attesa di valutare la possibilità di ricostruire in futuro le parti crollate già in buona parte non più originali. Termine di questa prima parte dei lavori, fine febbraio. Sarà installata una copertura temporanea che proteggerà la Schola dalla pioggia e dal sole. Non è stato ancora deciso se l’edificio sarà parzialmente ricostruito come dopo il terremoto del 1943, per una altezza di nove metri, oppure se l’altezza rimarrà quella attuale, dopo il crollo. In entrambi i casi le pareti affrescate saranno salve.
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