Più fondi per l’Appia

La Tomba di Geta e la Villa dei Mosaici dei Tritoni stanno per essere riqualificate

La Villa dei Mosaici dei Tritoni
Guglielmo Gigliotti |  | Roma

Tra i mille tesori della Via Appia Antica, due brillano ora di nuova luce: uno è la cosiddetta Tomba di Geta, finalmente visibile da tutti i lati, grazie alla riacquisizione del giardino circostante (precedentemente occupato abusivamente da un ristorante), e l’altro la Villa dei Mosaici dei Tritoni, acquistata dal Ministero della Cultura (MiC) per prelazione. Entrambe le strutture si collocano all’inizio della Regina Viarum, all’altezza del I miglio.

La Tomba di Geta vi svetta da millenni, con il suo alto blocco in calcestruzzo, sormontato da un minuscolo edificio medievale, ammirato dai viaggiatori di sempre: di sicuro si sa solo che non è il sepolcro di Geta (fratello di Caracalla, da cui fu assassinato per assumere il pieno potere sull’intero Impero), risalendo l’intitolazione a una tradizione settecentesca.

La Villa dei Mosaici dei Tritoni prende il nome dalle figure marine fantastiche realizzate nel II secolo d.C., che ornano gli ambienti termali di quanto resta di una villa romana. Il MiC ha acquistato per 1.750.000 euro l’immobile medievale che, coprendoli, li ha salvati. Ora l’edificio sarà trasformato dal Parco archeologico dell’Appia Antica in Centro di accoglienza visitatori e spazio espositivo.

Ciò sarà reso possibile anche grazie allo stanziamento di quasi 106 milioni da parte del Ministero, destinati tanto al Parco dell’Appia, quanto alle quattro sedi del Museo nazionale romano (Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Palazzo Massimo). Il contributo è parte del Piano grandi attrattori culturali del MiC, in seno al Piano nazionale di ripartenza e resilienza del Governo.

L’Appia si gioverà così di nuovi fondi per nuove acquisizioni monumentali, per la valorizzazione dei numerosi già in gestione, per interventi di restauro, sempre necessari in quell’area così antica e così fragile.

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