Perfino Generali punta sull’arte (con Cattelan e Toscani)

Maurizio Cattelan, nella campagna pubblicitaria per Arte Generali, si copre facendosi scudo con le riproduzioni fotografiche dei suoi «America» e «L.O.V.E». Foto: Oliviero Toscani
Veronica Rodenigo |

Milano. Maurizio Cattelan seminudo saltella istrionico davanti all’obiettivo di Oliviero Toscani e si copre facendosi scudo con le riproduzioni fotografiche dei suoi «L.O.V.E» e «America» (il celebre dito medio di piazza Affari a Milano e il gabinetto d’oro trafugato a Blenheim Palace lo scorso settembre).

È il testimonial della campagna di lancio di Arte Generali (presentata il 12 novembre nella Torre Generali di Zaha Hadid a City Life), la nuova offerta assicurativa per collezionisti di fascia alta. La business unit del progetto ha sede a Monaco di Baviera, è guidata dal ceo Jean Gazançon e sarà operativa entro fine anno, dapprima per soli privati in Germania per poi allargare l’offerta, nel 2020, anche a clienti corporate e istituzioni culturali in Francia, Italia, Austria, Emirati Arabi Uniti, Svizzera, Spagna e Hong Kong.

Lo scopo: proporre soluzioni innovative e personalizzate per opere,
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