Perché i napoletani odiano Napoli?

Polemiche sull’incessante deturpazione dei monumenti dopo i restauri. Per Italia Nostra vanno musealizzati o protetti. Contrario il Fai: «È la gente che deve rispettarli». L’Adsi suggerisce l’uso di copie

Tina Lepri |  | Napoli

Polemiche, critiche, prese di posizioni contrastanti: a Napoli si è acceso il dibattito sulla tutela delle opere d’arte monumentali, appena restaurate, nelle vie e piazze della città. C’è un accanimento di antica data, oggi inasprito da apatia e indifferenza, contro questi capolavori della «città museo»: esempi desolanti sono la Galleria Umberto I e le statue di piazza del Plebiscito. È un percorso senza fine, costoso e umiliante ripulire le gigantesche scritte che con lo spray la invadono ogni notte e risanare pezzi di monumenti vandalizzati. Di fronte a questa continua rovina (in degrado l’Arco di Trionfo di Castel Nuovo, uno dei più importanti monumenti del rinascimento, risanato nel 1988 dalla Fondazione Napoli Novantanove di Mirella Barracco e oggi brutalizzato.

Un nuovo restauro sta per iniziare; cfr. articolo qui sopra) c’è chi propone di chiudere con cancelli, grate o altri
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