Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliFrutto di un progetto avviato tre anni fa da Cristina Acidini, hanno riaperto temporaneamente a febbraio, per aprire definitivamente a giugno, le sale di consultazione del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, in un assetto completamente nuovo, e indirizzato a una fruizione più ampia, essendo la grafica, come nota la direttrice Marzia Faietti, entrata in un circuito più esteso, interagendo sempre più con altre discipline. L’istituto, sottolinea la Faietti, deve «impreziosirsi e indirizzarsi verso una consultazione sempre più di carattere seminariale».
Lo spazio armonico in legno chiaro, realizzato grazie all’importante impegno della Fondazione Friends of Florence presieduta da Simonetta Brandolini d’Adda, e al contributo della Fondazione Peter Cundill Study Center, riprende quello del rovere delle preesistenti librerie ma vi introduce segni nuovi che, nella schermatura, spiega l’architetto Antonio Godoli, recano memoria dei brise-soleil di Le Corbusier.
Il legno si estende ai pavimenti e al soffitto con una ricerca di omogeneità che, unita alle luci progettate con precise direzionalità, induce alla concentrazione e alla contemplazione.
Furono Corrado Ricci, direttore della Galleria degli Uffizi, e Pasquale Nerino Ferri, curatore delle raccolte grafiche, a dar vita nel 1903 al progetto di distinguere per quanto riguardava la grafica tra deposito, consultazione ed esposizione: un principio innovativo per opere d’arte su carta fino ad allora esposte alla luce.
Negli anni alcune modifiche furono apportate ma senza raggiungere le possibilità e gli esiti della ristrutturazione odierna.
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