Pene più severe per gli «ecovandali»

Le ultime azioni di Ultima Generazione sembrano indicare nuovi metodi di disobbedienza civile. Non più solo vernici (lavabili) e altri liquidi colorati lanciati contro capolavori d’arte, monumenti, edifici storici, ma una strategia più ampia e internazionale

I manifestanti di Ultima Generazione hanno bloccato la via Appia all’altezza del Raccordo anulare di Roma
Edek Osser |

Nella «Giornata della Terra» del 22 aprile scorso, un’altra azione clamorosa di disobbedienza civile contro «l’inazione climatica» è stata messa in atto dall’associazione ambientalista italiana Ultima Generazione. Alle 8 del mattino una ventina di militanti, seduti sulla strada con cartelli e lo slogan «Basta pagare il fossile», hanno bloccato la via Appia all’altezza del Raccordo anulare di Roma.

Le ultime azioni di Ultima Generazione sembrano indicare nuovi metodi di disobbedienza civile. Non più solo vernici (lavabili) e altri liquidi colorati lanciati contro capolavori d’arte, monumenti, edifici storici, ma una strategia più ampia e internazionale, sempre mirata a «fermare il collasso dell’ecosistema». L’11 aprile il nostro Consiglio dei Ministri aveva approvato un disegno di legge contro le tante azioni degli «ecovandali» (o «ecoambientalisti») che prevedono nuove pene molto severe per chi imbratti «beni culturali e paesaggistici» e metta a rischio la loro conservazione: sanzioni immediate da 10 a 60mila euro che aggravano quelle già pesanti previste dal Codice penale in vigore dal marzo 2022 che prevede, oltre alla reclusione da 1 a 6 mesi, multe da 2.500 a 15mila euro.

Adesso Ultima Generazione, dichiarando che «non si farà intimidire» perché «l’emergenza climatica fa più paura del carcere», si propone di attuare metodi diversi, in accordo con altre sigle internazionali come quelle inglesi e americane di Scientist Rebellion e Extinction Rebellion, per spingere i Governi ad agire «contro il collasso dell’ecosistema». A Londra, nella Giornata della Terra, hanno manifestato in 60mila. Da noi, Ultima Generazione annuncia di voler ampliare il raggio d’azione e usare metodi più efficaci.

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