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Parigi, rinviato il processo Wildenstein

La dinastia di mercanti d’arte è accusata di evasione fiscale e riciclaggio

Vincent Noce

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Parigi. Un cavillo giuridico ha bloccato il processo, previsto a Parigi il 6 gennaio, nei confronti della famiglia Wildenstein, accusata di evasione fiscale e di riciclaggio di denaro. Secondo i legali della famiglia, avviare in contemporanea un procedimento penale e uno civile sullo stesso caso sarebbe incostituzionale.

In un’aula gremita da oltre venti avvocati e da decine di giornalisti, i giudici hanno accolto la richiesta, ritenendo che la questione fosse sufficientemente seria da richiedere l’intervento dell’Alta Corte di Giustizia: un passaggio che richiederà svariati mesi. Qualora l’Alta Corte permettesse lo svolgimento del dibattimento presso il tribunale penale, il processo potrebbe riprendere, nel migliore dei casi, a settembre.

Il processo, il più spettacolare mai istruito in Francia in tema di frodi fiscali, si sarebbe dovuto concludere in un mese, in un Paese in cui questioni simili si risolvono in genere in un paio di giorni. Sia la corte sia il fisco possono imporre multe enormi (in questo caso sono in ballo 550 milioni di euro), ma solo la corte può emettere una sentenza di reclusione.

L’inchiesta è stata scatenata da una faida familiare nella quale sono coinvolte tre vedove — Sylvia, l’ex moglie del patriarca della famiglia Daniel Wildenstein, Jocelyn e Liouba, la prima e la seconda moglie di suo figlio Alec — che sostengono di essere state ingannate in merito alle loro eredità.  

Secondo le autorità francesi, dopo la morte di Daniel nel 2001 parte del patrimonio della famiglia era stato trasferito a trust stranieri. Guy Wildenstein, attuale capo della dinastia, sostiene di avere agito all’epoca entro i limiti di legge e respinge qualsiasi addebito.

La famiglia Wildenstein ha fondato uno dei più vasti imperi artistici del mondo. Oltre all’immenso stock di opere d’arte, la famiglia possiede anche un ranch da 58mila acri in Kenya, un isola nell’arcipelago delle Vergini, un castello e una scuderia di purosangue da corsa in Francia, una grande casa patrizia nel centro di Parigi e una galleria di 5 piani nei pressi della Fifth Avenue di Manhattan, a New York (che pare la società abbia cercato d vendere per 90 milioni di dollari in Qatar).

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Vincent Noce, 07 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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