Parigi. Fleur Pellerin ha saputo di non essere più il ministro della cultura e della comunicazione francese proprio mentre al  Senato si discuteva la sua proposta di legge su creazione, architettura e patrimonio. A sostituirla, in un rimpasto di governo più pesante del previsto, è stata chiamata Audrey Azoulay, 43 anni, consigliere culturale di François Hollande.

Prima di entrare nell'entourage del presidente della Repubblica, la Azoulay ha percorso la carriera tipica degli alti funzionari pubblici. Figlia di un consigliere del re del Marocco, ha studiato presso l'Istituto di Studi Politici di Parigi (Sciences-Po) e la Scuola nazionale di amministrazione (Ena), dove caso vuole fosse compagna di corso della Pellerin. È poi entrata nel gruppo di gestione dei media del Ministero della Cultura nel 2000, dove è stata responsabile del settore audiovisivo, per poi passare al Centro Nazionale per il Cinema e l'immagine in movimento (Cnc).

A differenza della Pellerin, economista per formazione e ministro da agosto 2014, la carriera professionale della Azoulay si è svolta quasi tutta nel settore culturale, anche se è perlopiù concentrata sul cinema. Resta da vedere se la sua esperienza nel gabinetto presidenziale le abbia permesso di acquisire familiarità con questioni come la  creazione artistica, l'architettura, i siti protetti, i monumenti storici e l'archeologia
Il banco di prova potrebbe essere già questo lunedì, con la prevista prosecuzione in Senato del dibattito sul disegno di legge della Pellerin.

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